Nei comportamenti della politica sono diventate desuete o hanno perso di valore molte parole che dovrebbero essere alla base di un corretto vivere civile e di un rapporto trasparente tra rappresentanti e rappresentati che fanno parte della stessa comunità, sia essa un partito, un circolo, un comune o l’intero stato. Vogliamo provare a rivitalizzare e riempire queste parole dandogli una concretezza e un senso, facendole diventare i simboli dei comportamenti da tenere in politica. |
ONESTA’:
· Chiunque ricopre cariche pubbliche anche su nomina di partiti, organizzazioni economiche o sociali, se condannato in primo grado per reati gravi, esclusi quelli d’opinione, deve dimettersi.
· Chiunque sia stato condannato in primo grado per reati gravi, esclusi quelli d’opinione, non può essere candidato.
· Chi ricopre incarichi di rappresentanza per partiti politici od organizzazioni di rappresentanza economica e sociale se indagato per reati gravi, esclusi quelli d’opinione, deve autosospendersi fino all’archiviazione o alla sentenza di primo grado.
· Vanno introdotte forme di controllo degli atti delle amministrazioni pubbliche locali.
· Per evitare che il controllato nomini il controllore o eserciti su di lui pericolose pressioni, ogni organizzazione di rappresentanza politica, economica e sociale deve avere organi di controllo amministrativo e ispettivo autonomi, super partes e di provata competenza e mai di nomina o eletti su proposta degli esecutivi di tali organizzazioni, ne da questi retribuiti.
· I codici etici devono essere obbligatori, vincolanti, regolati sulla base di riferimenti di legge e devono prevedere sanzioni proporzionali alle mancanze accertate.
DEMOCRAZIA:
· In tutte le organizzazioni politiche e di rappresentanza economica e sociale, a qualsiasi livello, le decisioni si prendono a scrutinio segreto.
· Non si possono trascinare per mesi, o addirittura anni, discussioni su temi politici rilevanti
senza che si facciano mediazioni condivise e senza organismi in cui si vota e si decide sulla base di proposte differenti.
· Va introdotta a livello nazionale e nelle Regioni la forma del Referendum propositivo da tenersi sempre assieme alle altre consultazioni di carattere nazionale o regionale.
· Le primarie vanno rese obbligatorie per alcuni tipi di incarichi. Contemporaneamente va chiesta una regolazione per legge istituendo registri specifici.
· In ogni ambito elettivo, sia pubblico sia legato alla vita interna di partiti ed organizzazioni di rappresentanza economica e sociale, va introdotta la preferenza unica.
· Salvo i casi d’accorpamenti o trasformazioni democraticamente decise, gli eletti nelle formazioni politiche che cambiano partito si dimettono dall’incarico o dalla funzione in cui sono stati eletti o delegati.
· Vanno introdotti “misuratori” pubblici della effettiva rappresentatività di tutte le organizzazioni di rappresentanza economica e sociale.
· La coesione sociale è un bene primario e per questo tutti gli atti pubblici o le proposte delle parti sociali che incontrano una maggioranza superiore ai due terzi avranno corsie preferenziali per la loro discussione ed eventuale approvazione sia a livello nazionale sia locale.
· Partendo da capacità e curriculum, bisogna garantire un’equa rappresentatività negli organismi direttivi, nonché tra i candidati alle elezioni a qualsiasi livello, di donne, giovani e migranti.
PARTECIPAZIONE:
· Nei partiti e nelle organizzazioni di rappresentanza economica e sociale, sulle materie definite nel codice etico e su tutti i temi in cui non vi è una maggioranza dei due terzi, almeno una volta l’anno si consultano gli iscritti, con il voto su ipotesi alternative (sul tipo delle doparie).
· Con una raccolta di firme, di cui entità e modalità sono definite nel codice etico, gli iscritti a partiti e organizzazioni di rappresentanza economica e sociale possono indire specifici referendum sia consultivi sia propositivi (sul tipo delle doparie).
· Le segreterie comunali e provinciali dei partiti sono composte per due terzi dai coordinatori di circolo o da una rappresentanza di essi.
· I circoli di base e tematici devono avere risorse per funzionare, diversamente è messa in discussione, in partenza, la capacità di diffusione sul territorio del partito ed una sua reale capacità di ascolto e di interlocuzione di base. Il 50% delle risorse raccolte dal tesseramento e dai rimborsi elettorali in capo ad ogni collegio elettorale devono essere assegnate ai circoli in base alla loro diffusione.
· I candidati a responsabilità di partito o istituzionali devono essere eletti dagli iscritti sulla base di una rosa di autocandidature e non su proposta degli esecutivi in carica.
· Per i ruoli apicali (Segretario regionale o nazionale, Sindaco, Presidente di provincia o regione, parlamentare, …) vanno indette le primarie. Per gli altri ruoli politici e per le cariche delle organizzazioni di massa avere un voto nei congressi o negli organismi direttivi su una rosa di autocandidature.
MERITOCRAZIA;
· Per evitare sbarramenti e favorire il ricambio, ogni tipo d’incarico di partito, istituzionale, pubblico o di rappresentanza di carattere elettivo o su nomina di partiti, organizzazioni economiche o sociali deve prevedere una rotazione obbligatoria dopo due mandati e per massimo 10 anni.
· Gli statuti devono prevedere l’incompatibilità per doppi o tripli incarichi e sanzionare comportamenti non coerenti.
· Di norma chi ricopre un ruolo istituzionale elettivo prima di candidarsi ad altri incarichi istituzionali finisce il mandato ricevuto dagli elettori.
· Chi si candida in un ruolo istituzionale, prima si dimette dagli incarichi che già ricopre.
· Nella determinazione degli incarichi di qualsiasi livello di responsabilità, si valuterà come prioritaria nella selezione, il curriculum, formativo, lavorativo e politico. In tale prassi verrà data priorità a chi abbia già avuto responsabilità dirette per più tempo o acquisito competenze specifiche nell’area di lavoro da assegnare o a chi ha raggiunto risultati oggettivi nello stesso livello di responsabilità (nazionale, regionale, provinciale, comunale di zona) o al livello immediatamente inferiore.
· Negli enti e società di gestione controllati dal pubblico non vanno nominati politici ma persone competenti.
Inviateci proposte, consigli, segnalazioni ed aiutateci a costruire assieme il
CODICE DEI COMPORTAMENTI DELLA BUONA POLITICA
che poi verrà votato da tutti gli interessati attraverso internet
Il wiki: oltre.pbworks.com E-mail: andiamooltre@gmail.com Per dare la propria disponibilità sul progetto sentirmi@liebero.it (Davide Imola) danieledinunzio@gmail.com (Daniele Di Nunzio) |
(In arancione sono riportati i suggerimenti venuti dall’assemblea del 10 aprile al circolo Bellezza o successivamente. Verranno inseriti anche quelli pervenuti via mail o dal sito)